Associazione Baskin ODV

Via Altobello Melone 18/20

26100 Cremona

Progetti Associazione Baskin

Collaborazione con l'Istituto Anguissola di Cremona per la costituzione di rete di scopo tra istituti scolastici secondari di primo e secondo grado di Cremona, enti culturali, associazioni di volontariato, Istituzioni pubbliche per la realizzazione negli a.s. 2021/22 e 2022/23 del progetto “A SCUOLA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE” per la promozione delle pari opportunità e la prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza maschile contro le donne.


Gli obiettivi del progetto prevedono di:

  • Imparare a riconoscere i segnali di rischio e di allarme relativi alle vittime (anche di violenza assistita in famiglia) e ai potenziali autori di violenza anche psicologica
    prevendendo percorsi specifici per i docenti e gli studenti delle scuole superiori;
  • contrastare pregiudizi e stereotipi legati al ruolo del genere femminile nei diversi contesti di vita, in particolare nell’ambito dell’orientamento scolastico/professionale;
  • superare le barriere culturali nel mondo delle discipline sportive;
  • promuovere la cultura delle pari opportunità come prevenzione della violenza contro le donne.


L’EISI considera la formazione come perno qualitativo dell’esperienza sportiva offerta e principale garante della cultura inclusiva.

La scelta di investire nella formazione corrisponde al desiderio di prendersi cura tanto del Baskin quanto della sua comunità, tutelando l’identità del primo e preservando la coesione della seconda, a livello territoriale e nazionale.

Il successo della formazione si verifica non solo dal presunto aumento di capitale culturale negli attori implicati, ma anche dalle nuove esperienze pratiche effettivamente generate e dal numero di persone che vi prendono parte su una base regolare. Il nesso tra teoria e pratica, cultura e operatività, utopia e concretezza, etica e tecnica è fondamentale nel campo formativo.

Finalità

La formazione è la fucina delle competenze di tutti gli attori coinvolti nello sviluppo del Baskin, e la condizione di un possibile miglioramento continuo.

Sul piano tecnico come sul piano etico, la formazione rappresenta un meccanismo di tutela che mira alla crescita qualitativa del Baskin.

È una leva strategica per far maturare la cultura inclusiva all’interno dell’intera comunità coinvolta da questo sport, a cominciare da tutti gli operatori che diventano in qualche modo gli «ambasciatori» del Baskin nella propria realtà locale: gli allenatori, gli arbitri, gli ufficiali di campo, i dirigenti, ma anche ad un secondo livello, gli stessi formatori.

Il Servizio Civile Universale è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata e non violenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio.

Il Servizio Civile Universale rappresenta un'importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per i giovani, che sono un’ indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese.

I settori di intervento in Italia e all’estero nei quali gli Enti propongono i progetti che vedono impegnati gli operatori volontari sono:

  • Assistenza
  • Protezione civile
  • Patrimonio ambientale e riqualificazione urbana
  • Patrimonio storico, artistico e culturale
  • Educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, dello sport, del turismo sostenibile e sociale
  • Agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità
  • Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo
  • Promozione della cultura italiana all'estero e sostegno alle comunità di italiani all'estero.


Questa sezione riporta al suo interno le fondamenta, il percorso, i dati, le iniziative del servizio civile universale. Con il Dlgs. 6 marzo 2017, n. 40, il servizio civile universale punta ad accogliere tutte le richieste di partecipazione da parte dei giovani che, per scelta volontaria, intendono fare un’esperienza di grande valore formativo e civile, in grado anche di dare loro competenze utili per l’immissione nel mondo del lavoro.

ENOBA - European Network Baskin Academy è una partnership volta a rafforzare la coerenza della formazione Baskin e la coesione dei formatori Baskin in Europa.


Sulla scena internazionale, l'Italia e pochi altri paesi erano stati in prima linea in campo d’istruzione negli anni '70 per le persone con disabilità, superando il modello delle Scuole Speciali e inaugurando quella delle Scuole inclusive che ora si sta diffondendo a livello europeo e livello globale.

Ma oggi la sfida è evitare di tenersi dentro la cultura e la prassi inclusiva del sistema scolastico, estendendo questa nuova norma culturale a tutta la società, come nel settore sport.

Tra le attuali sperimentazioni di successo, il caso italiano del BASKIN è una di queste massime espressione che propone un modello di SPORT INCLUSIVO, riconosciuto dalla Fondazione Design For All, dal Ministero Italiano dell'Istruzione, dal Comitato Italiano Paralimpico e anche da varie Università europee.


Il piano di lavoro strategico, basato sull'ingegneria della formazione, è quello di coinvolgere attivamente il partner nell'adozione di metodologie formative condivise per la formazione di nuovi allenatori Baskin, arbitri, ufficiali di campo ma anche insegnanti di educazione fisica.

I piani di progettazione del progetto:

  • Da un lato sfruttare la lunga esperienza dell'Italia

Dall'altro arricchire con il particolare contesto lavorativo dei partner.


Questo progetto si inserisce nell'obiettivo generale di andare oltre il modello Special Sports grazie allo sviluppo di una CULTURA SPORTIVA INCLUSIVA in Europa: Non solo GIOCHI OLIMPICI per normodotati e GIOCHI PARALIMPICI per disabili, ... ma anche "ALL'YMPIC GAMES" per tutti!

Questa è una sfida culturale, ma allo stesso tempo direttamente collegata all'effettivo possibilità di sperimentare buone pratiche concrete.

Ecco perché l'obiettivo specifico di questo progetto è sfruttare il BASKIN come un MODELLO CONCRETO di sport inclusivo, per rafforzare una RETE EUROPEA (partner isolati e dispersi che stanno già realizzando attività Baskin a livello locale) focalizzata sullo sviluppo di una BASKIN ACADEMY e il suo effetto moltiplicatore sul comunità locale in termini culturali e operativi.

Gli obiettivi generali del progetto sono:

1. Formalizzare e strutturare la rete europea del baskin e promuovere lo scambio di pratiche

2. Creare un'accademia della rete europea Baskin con incontri formativi per formatori e allenatori di Baskin

3. Progettare e realizzare una piattaforma web per la formazione a distanza


Si è tenuto a Pesaro, dal 7 all’11 settembre Euro Hoop for All, un progetto internazionale organizzato dal Convention Bureau Terre Ducali, prodotto della collaborazione di Giorgio Gandolfi – fondatore della Giorgio Gandolfi Sport Marketing, Eventi e Comunicazione, e del Dott. Marco Cardinaletti – fondatore della Eurocube Srl.

L’evento, realizzato in concomitanza con la Settimana Europea dello Sport, ha visto protagonisti circa 200 giovani atleti (disabili e non) di 12 squadre provenienti da 8 paesi: Italia, Turchia, Spagna, Croazia, Germania, Russia, Grecia e Francia. Sport ma anche attività educative e culturali pensate per i ragazzi hanno contribuito ad abbattere le barriere fisiche e mentali legate alla disabilità consentendo la creazione di nuove amicizie in un contesto sociale significativo e importante.

Per il baskin si è trattato del primo torneo internazionale con la presenza della squadra della Sansebasket di Cremona, Orea di Nantes, Bees Pesaro e Arion dell’isola di Creta.

E’ stata una impegnativa ma arricchente settimana che ha visto alla mattina convegni sul rapporto tra Sport e disabilità, Salute, lavoro e Scuola (con la presenza di Alexy Valet e dei cremonesi Fausto Capellini e Cesare Beltrami) e al pomeriggio le partite di basket e di baskin nell’affascinante palazzotto dell’Arena di Pesaro.

Nella giornata di mercoledì pomeriggio una rappresentativa di ogni squadra di basket – dopo un rapido riassunto delle regole – ha provato a mettersi in gioco nel baskin dovendo coniugare la abilità di giocatore di basket con le sfide che il baskin pone ai suoi praticanti.

Coinvolgente l’incontro su Sport e Disabilità in cui era presente, oltre a Lorenzo Marcantognini (presente a Cremona nella prima partita della nazionale amputati organizzata dal CSI), Claire (Presidente International Federation In Adapted Physical Activity – INSHEA) e il Presidente dell’Associazione Baskin Antonio Bodini che ha coinvolto i ragazzi della squadra spagnola del Barcellona e della squadra tedesca del Brose Baskets sulla loro “inizializzazione” al baskin. Molti i ragazzi interessati e qualche dirigente molto motivato per esportare l’esperienza nella loro città.

Al termine della manifestazione al centro del campo le squadre del baskin premiate dalle squadre di basket partecipanti al torneo.

Una bella – e impegnativa – esperienza che ha permesso a molti ragazzi di conoscere il baskin, di vederlo e a qualcuno di praticarlo. Un sentito ringraziamento a Giorgio Gandolfi e a Dario Amati per la possibilità offerta.

Si conclude formalmente con la fine febbraio 2022 il progetto "SPORTperTUTTI: lo sport inclusivo a Cremona" – che ha visto la collaborazione di diverse realtà sportive cremonesi con capofila UISP - in partnership, tra gli altri, l’Associazione Baskin ed il Comune di Cremona – Servizio Politiche Educative oltre una rete molto vasta e qualificata di sostenitori.

Il presidente dell’Associazione Baskin, Antonio Bodini, ha voluto ringraziare ed omaggiare i propri collaboratori e chi fattivamente ha promosso il progetto, con un momento conviviale a cui hanno partecipato Laura Carini, Goffredo Iachetti (anche presidente EISI), Fausto Cappellini, Antonio Cigoli, Andrea Tolomini ed Anna Feroldi di Uisp Cremona accompagnata da Alberta Schiavi, in rappresentanza del Servizio Politiche Educative del Comune di Cremona.

“Il focus del progetto SPORTperTUTTI è stata la promozione dello sport e la partecipazione attiva di bambini e ragazzi in un contesto inclusivo – dichiara Antonio Bodini, presidente dell’Associazione Baskin – ed è per questo che la nostra adesione è stata da subito molto convinta. La missione della nostra associazione, infatti, è proprio quella di diffondere la cultura dell’inclusione, partendo dalla capacità dello sport di veicolare contenuti educativi. Grazie anche alla disponibilità l’Ente di Promozione Sportiva UISP di Cremona, con cui la collaborazione da sempre è molto fattiva, siamo riusciti a portare a termine il progetto nonostante il periodo di difficoltà dovuto alla pandemia ed a trovare le modalità per proseguire in sicurezza un’attività così importante. Abbiamo riorganizzato le attività, adattando le proposte alle condizioni attuali, trovando la collaborazione di chi, come noi, riconoscono l’utilità dell’attività motoria per le persone con disabilità. Un traguardo raggiunto grazie all’impegno di tutti”.

Questo progetto ha inteso lo sport in un sistema che non appartiene necessariamente a quello classico della prestazione agonistica, ma all'interno del quale si possano trovare elementi di socialità ed aggregazione -commenta Anna Ferioldi, Presidente di UISP di Cremona - Tra le agenzie educative, oltre alla scuole ed alla famiglie, vanno annoverate le società e le associazioni sportive, gli Enti di promozione sportiva e tutti gli organismi che si occupano di sport. Lo sport, infatti, rappresenta uno strumento potenzialmente capace di sviluppare le dimensioni psicosociali e fisiche della persona”.

Gli obiettivi del progetto, rivolto a bambini e giovani tra i 6 e i 19 anni (fino a 25 in caso di disabilità), sono stati quelli di accrescere le opportunità di avviamento alla pratica di uno sport come momento educativo e di crescita. Ma soprattutto il progetto ha rafforzato le reti già create negli ultimi anni tra scuole ed agenzie educative e società sportive.

Il mondo dello sport, con le sue molteplici sfaccettature, richiede uno sguardo sempre più profondo che metta in risalto i bisogni e le competenze di figure come allenatori, genitori e dirigenti, ossia coloro che accompagnano i giovani sportivi lungo il loro percorso di crescita sia sportiva che umana.

Il progetto, presentato da UISP in stretta sinergia con il Comune di Cremona ha visto il partenariato composto ASD Pepo Team, Sansebasket Ass Dil, Associazione Baskin, ASD Rugby Lions, CSI di Cremona ed Associazione Amici di Gianni e Massimiliano.

"Vengo anch'io! Sì, tu sì": trasporto atleti e inclusione nel progetto dell'Associazione Baskin

Tra i tanti progetti finalizzati all’inclusione sociale sostenuti da Fondazione, “Vengo anch’io! Sì, tu sì” è stato presentato dall’Associazione Baskin proprio per facilitare il trasporto degli atleti agli allenamenti e alle partite. Venendo così incontro alle esigenze delle famiglie e puntando sull’autonomia maggiore possibile dei ragazzi e delle ragazze disabili. A decine impegnati nelle 14 squadre attive nel cremonese.

Il progetto di Associazione Baskin ha ricevuto così da Fondazione Città di Cremona un finanziamento complessivo di 2500 euro.

Fondi che, nell’intento dei  volontari e dei responsabili, aumentano ancor di più lo spirito di squadra tra gli atleti, disabili e non, maschie e femmine.

Più tempo passato insieme, a stretto contatto anche fuori dal campo. Ennesimo antidoto che questo sport ha prodotto sin dalla sua fondazione contro il rischio di isolamento dei ragazzi più fragili.  Con il progetto “Vengo anch’io! Sì, tu sì!” sostenuto da Fondazione, l’Associazione Baskin sostiene le spese necessarie per le proprie attività. Aggiunge Bodini: «Uno dei servizi che crediamo di aver fatto per la società è stato dimostrare che l’inclusione dentro e fuori dal campo non è affatto un’utopia».

Il progetto promuove il diritto delle persone con disabilità a prendere parte su base di uguaglianza con gli altri all’attività sportiva.

L'obiettivo del progetto è educare ad uno stile di vita attivo ed inclusivo per promuovere una cultura in cui sempre più persone, giovani normodotati e giovani disabili possano scoprire la ricchezza dell’altro.
Dimostrare che le “diversità” di genere, di abilità, di origine, di cultura, ... costituiscono un valore e non un ostacolo. Se lo sport rappresenta la metafora della vita, il BASKIN rappresenta la metafora di una vita in cui “Nessuno è escluso”

Il progetto promuove sull’intero territorio nazionale la pratica del baskin nelle scuole e nelle associazioni sportive.

Il baskin è una nuova attività sportiva che si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari ed innovative. Un regolamento, composto da 10 regole, ne governa il gioco conferendogli caratteristiche incredibilmente ricche di dinamicità e imprevedibilità.

Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra (composta sia da ragazzi che da ragazze!). In effetti, il baskin permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) che consenta il tiro in un canestro. Si mette così in discussione la rigida struttura degli sport ufficiali e questa proposta diventa un laboratorio di società.

Le 10 regole valorizzano il contributo di ogni ragazzo/a all’interno della squadra: infatti il successo comune dipende realmente da tutti. Quest’adattamento, che personalizza la responsabilità di ogni giocatore durante la partita, permette di superare positivamente la tendenza spontanea ad un atteggiamento «assistenziale» a volte presente nelle proposte di attività fisiche per persone disabili.

Il regolamento del baskin adatta: 1) il materiale (uso di più canestri: due normali; due laterali più bassi; possibilità di sostituzione della palla normale con una di dimensione e peso diversi); 2) lo spazio (zone protette previste per garantire il tiro nei canestri laterali); 3) le regole (ogni giocatore ha un ruolo definito dalle sue competenze motorie e ha di conseguenza un avversario diretto dello stesso livello. Questi ruoli sono numerati da 1 a 5 e hanno regole proprie); 4) le consegne (possibile assegnazione di un tutor, giocatore della squadra che può accompagnare più o meno direttamente le azioni di un compagno disabile).

Anche i ragazzi normodotati beneficiano di questo percorso. Infatti nel baskin essi imparano ad inserirsi e ad organizzare un gruppo che conta al suo interno gradi di abilità differenti. Essi devono così sviluppare nuove capacità di comunicazione mettendo in gioco la propria creatività e instaurando relazioni affettive anche molto intense. Inoltre la condivisione degli obiettivi sportivi coi ragazzi disabili permette loro di apprezzare le ricchezze e le capacità che la diversità porta con sé.

Riguardo ai ragazzi disabili, dopo sei anni di attività possiamo dire che i risultati raggiunti sono considerevoli: è aumentata la fiducia in se stessi, la capacità di coniugare il sacrificio al piacere, sono cresciute le abilità psicomotorie e quelle di interazione con i ragazzi e con gli adulti.

L’attuazione di questo progetto prevede l’organizzazione di 100 partite di baskin in 20 città italiane e di concludere poi la manifestazione con un torneo in cui saranno ammesse le migliori rappresentative di ogni regione da tenersi a Rho-Milano come evento collegato all’Expo 2015.

La Fondazione Vodafone lancia OSO – Ogni Sport Oltre - la prima comunità digitale aperta a tutti per avvicinare le persone con disabilità allo sport. OSO è la prima piattaforma digitale che mette in rete tutte le informazioni utili a chi vuole praticare sport in Italia e creare una comunità di utenti fra persone con disabilità, le famiglie, gli istruttori e i professionisti sportivi e tutti coloro che sono appassionati di sport.
L’obiettivo di Fondazione Vodafone è quello di aumentare in modo significativo il numero delle persone con disabilità che praticano una disciplina sportiva, creando uno strumento pratico, digitale e fruibile per mettere a sistema tutte le realtà che si occupano di sport e disabilità attraverso la piattaforma ognisportoltre.it e la App OSO, disponibile per Android e iOS.

Il progetto "Baskin: La terza via. Un modello di sport progettato per tutti" prevede lo sviluppo del baskin su tutto il territorio nazionale con un’ampia parte dedicata alla formazione dei formatori, degli allenatori e un’implementazione delle strutture e i materiali utili per la pratica di questo sport, come i palloni, i canestri laterali e le casacche con il doppio numero.

Dopo essere approdato in diverse parti d’Italia e d’Europa, il baskin oggi ha modo di continuare la sua crescita e il suo sviluppo anche nel sistema scolastico italiano.

Realizzare laboratori pomeridiani di baskin (un’attività sportiva ispirata al basket) in ambito scolastico. Questo l’obiettivo del progetto "Con il baskin si può" a cura di Cooperativa Sociale Cittattiva Onlus, che coinvolge mille alunni, di cui 150 con BES, di 5 scuole secondarie di primo grado nei Comuni di Chieri, Trofarello e Cambiano, nella provincia di Torino.

Educatori professionali specializzati e istruttori sportivi, in collaborazione con insegnanti e genitori, svolgeranno attività sportive integrate che coinvolgeranno tutti gli studenti delle scuole coinvolte.

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